CIVI-ITALIA

I nefasti effetti del Covid-19 non risparmiano neppure il settore florovivaistico italiano che, dopo la pubblicazione dei Decreti del Presidente del Consiglio 8 marzo 2020 e 9 marzo 2020, giustamente promulgati al fine di limitare la diffusione del pericoloso virus, si trova a dover fronteggiare in una fase agronomica fondamentale per le attività vivaistiche un'infinita serie di difficoltà inaspettate ed imprevedibili senza certezze per il futuro prossimo.

A fronte dei DCPM sopra elencati CIVI-Italia (a cui M.I.V.A. è associata) ed alle altre associazioni florovivaistiche nazionali hanno inviato le seguenti richieste di attenzione ed intervento al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

  • approvazione del Disegno di Legge di conversione del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, (in vigore dal 2 marzo), recante le misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica.
    In particolar modo l’articolo 33 in merito le MISURE PER IL SETTORE AGRICOLO che prevede
  1. concessione di MUTUI A TASSO ZERO finalizzati all’estinzione di alcuni debiti bancari in capo alle imprese agricole che abbiano subito danni diretti o indiretti
  2. CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA per soggetti operanti in tutto il territorio italiano
  3. NUOVA DEFINIZIONE DI PRATICA COMMERCIALE SLEALE VIETATA nelle relazioni tra acquirenti e fornitori per chiunque richieda certificazioni non obbligatorie riferite al Covid-19 per le quali sono previste sanzioni da euro 15.000 a euro 60.000.
  • Un ampliamento del fondo rotativo di 10 mln di euro, previsto dal dl in quanto non riteniamo essere sufficiente a coprire gli ingenti danni e le esigenze di tutto il comparto agricolo.
  • La continuità dei sistemi della logistica, una specifica azione di promozione dei consumi interni e verso l’estero, e che siano date corrette indicazioni da parte del governo per sostenere le aziende che si trovino nell’impossibilità di ottemperare agli obblighi contrattuali di mutui e altre linee di credito.

Per ultimo, ma non certo per importanza della domanda, è stato richiesto un incontro urgente con le amministrazioni in modo da poter dare voce alle moltissime esigenze di un comparto produttivo che, più di altri, è e continuerà ad essere fortemente colpito da questa grave emergenza.

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